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Pecorino del Monte Poro
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ZONA PRODUZIONE: |
Provincia di Vibo valentia |
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Ottenuto dalla trasformazione di latte ovino (può essere aggiunto del latte caprino) proveniente da pecore alimentati in pascoli naturali (dal sistema pascolo estensivo ancora ampiamente praticato) dell’altopiano del Poro, trova la sua forza oltre che nella genuinità del prodotto, anche nei metodi tradizionali di trasformazione e di stagionatura, dalle tecniche di lavorazione che non contemplano il riscaldamento della cagliata dopo la sua frantumazione, cui segue una più accurata e prolungata pressatura manuale per eliminare i residui di siero. La pasta è morbida e compatta il fresco, compatta e dura lo stagionato. Disponibile in forma cilindrica ma anche in forme particolari di peso variabile da 800 grammi a 3-4 kg, ha un diametro variabile tra 8 e 20 cm; un'altezza variabile tra 6 e 18 cm.
La tecnica di produzione e di salatura è assai simile a quella del pecorino crotonese.
Il pecorino del Monte Poro può essere gustato a vari livelli di stagionatura e più è Pecore al pascolo sul monte Porostagionato più è salato e piccante. Utilizzato in molti piatti a base di verdure, può essere consumato a tavola da solo con un buon pane locale, alla griglia il prodotto fresco, sui piatti tradizionali quello stagionato.
Quindi si consuma fresco o stagionato, sia come formaggio da grattugia che da portata (in scaglie o cubetti), anche accompagnato da insaccati, pomodori secchi, conserve sott'olio d'oliva, grazie al suo sapore leggermente piccante. Quello stagionato può essere grattugiato e sostituito al parmigiano.
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